Le Seychelles sono uno stato insulare dell’oceano indiano, parte del continente africano, situato a nord-est del Madagascar e circa 1500 km ad est delle coste del Kenya e della Tanzania, a cavallo dell’Equatore.
Più vicini al paradiso, cullati dalle incredibili trasparenze del mare e dalle irresistibili suggestioni della natura: questa l’emozioni che fin dal primo sguardo abbiamo provato. Sì perché le Seychelles ci hanno stregato così tanto la prima volta da volerci tornare una seconda. Isole da cartolina, da spot pubblicitario, gioielli da vivere per cercarne gli angoli più nascosti con spiagge strepitose, racchiuse tra speroni di granito modellati dalle onde. Natura d’incomparabile bellezza, isole primordiali con la loro vegetazione folta e rigogliosa, baie incontaminate e deserte con sabbia soffice e bianchissima. Giorno dopo giorno, la crescita lussureggiante delle migliaia di specie vegetali confermano con assoluta tenacia la certezza della ciclicità della vita: costante, inarrestabile, magnifica. Piccoli, siamo piccoli di fronte a tutto ciò, ma anche consapevoli di farne parte, abbiamo cercato di assaporare il più possibile di questa perfezione.
Facciamo un piccolo passo indietro, siamo a marzo 2010, la nostra prima esperienza sul suolo delle Seychelles. In questa vacanza abbiamo scelto due isole La Digue e Praslin. Ci torneremo anche nel secondo viaggio (maggio 2016) ma per soli tre giorni, poi ci concentreremo su Mahé. Arrivare ad inizio marzo significa abbandonare le fredde giornate, che ancora perseguitano gli abitanti della pianura padana, per approdare al caldo afoso dell’equatore. Temperatura praticamente costante 30°sia di giorno che di notte, al massimo scendeva di un grado, il tasso di umidità non scendeva dal 90%. Già all’arrivo ci rendiamo conto che passeremo le due settimane sempre sudati, aggiungici la crema solare, uno spettacolo, ma possiamo soffrire di questo stato, Ale se ne farà una ragione! Volo intercontinentale, volo interno da Mahé a Praslin e poi traghetto fino a La Digue, finalmente inizia la nostra vacanza. Arriviamo alla Diguoise la nostra guest house, un’accogliente struttura molto semplice e immersa nel verde. Le camere sono dotate di una bellissima veranda dove tutte le mattina viene servita la colazione con frutti e marmellate locali…La Digue ha un’atmosfera magica ed il suo piccolo villaggio ne è l’essenza. I ritmi quotidiani scorrono lenti e tranquilli, qui non circolano auto, solo pochi taxi e l’unico mezzo di trasporto sono le biciclette, ne noleggiamo una dalla proprietaria della Diguoise e subito partiamo alla scoperta dell’isola.
Facciamo tappa ad Anse Severe, bellissima baia a nord ovest dell’isola, acqua incredibilmente trasparente e calma, palme, rocce, bambini che giocano….immancabile tramonto. Il sole cade a picco dietro Praslin, un vero spettacolo…
Come cala il sole nel giro di 15 minuti è buio, dobbiamo sbrigarci perché non siamo ancora pratici dell’isola, sia mai che ci perdiamo! A parte il piccolo centro a ridosso del porto, le stradine non sono illuminate, nelle prossime serate gireremo sempre con la pila in fronte..
Quest’anno a maggio abbiamo visto i cambiamenti che il successo del turismo ha portato, nuovi resort, molte più biciclette, più caos nelle spiagge. Un po’ ci è dispiaciuto, il ricordo di quest’isola fuori dal tempo era desideroso di mantenersi intatto. Muovendoci presto al mattino, si può godere comunque appieno e in solitaria della sua fantastica natura.
Cio che rende famosa La Digue è senza dubbio Anse Source d’Argent, con i suoi giganteschi massi di granito. Fronteggiata da un’estesa barriera corallina, in direzione dell’isola di Praslin, che determina la formazione di un’ampia laguna dalle acque basse. E’ la spiaggia più fotografata al mondo, con la bassa marea si creano giochi di colori indescrivibili, magari non adatta per fare lunghi bagni, in quanto l’acqua è caldissima, ma si può camminare fino all’estremità dell’isola, con un susseguirsi di baie, colori, pesci, semplicemente ti toglie il fiato…
Che sia dentro l’acqua o sul sentiero dietro in mezzo ai massi gli scorci non ci deludono mai ….
I colori cambiano col passare delle ore, ma non per questo meno belli…
Tramonto…..rosso fuocooo…
Girare la Digue in bicicletta è una delle cose che più abbiamo apprezzato, pedalare in mezzo alla foresta, cercare angoli nascosti e spiagge strepitose, abbiamo colto immagini suggestive e rare da trovare……
Anse Patates, sulla costa nord est di La Digue, ha catturato la nostra attenzione, oltre ad essere una delle spiagge più belle dell’isola, ha un masso di granito alquanto curioso da rendere lo scenario molto pittoresco con le tre isole sorelle sull’orizzonte, tutto ciò incorniciato fa sì che questa immagine sia una delle più belle cartoline di La Digue…
Incontri casuali…..libere più di noi e affamate..
Sicuramente la vegetazione ci ha sconvolto, vedere nei giardini e nella foresta piante come i Croton che crescono spontanei e renderci conto che sono quelle che troviamo nei vivai, ci ha un attimo perplesso. La natura vince sempre, ci stupisce, ci ammalia, ci istruisce sempre…
Uno dei motivi perché siamo tornati a La Digue è per poter rifare il sentiero nella foresta che collega le tre baie a sud est, da Grand Anse a Anse Coco passando per Petit Anse. Tre meraviglie deserte e selvagge, dove l’impeto del mare prende il sopravvento, le onde s’infrangono così forti sulla riva da creare boati e nuvole d’acqua nebulizzata dalla forza dell’impatto. La furia del mare crea un metro di barriera di sabbia verso riva. Non è consigliata la balneazione, nessuna sicurezza e nessun controllo, al massimo ci si bagna i piedi, i fifoni come me poi non correrebbero mai rischi. Ale invece qualche tutto l’ha fatto!!!
Che meraviglia, tutto ciò solo per noi, completamente deserta respiriamo a pieni polmoni l’aria che soffia dal mare..dopo un po’ prendiamo il sentiero che entra nella foresta sempre indisturbati, un cagnolino ci prende in simpatia e farà parte del percorso con noi..
Camminiamo per una decina di minuti e dopo un po’ di salita intravediamo Petite Anse, lo scrosciare delle onde è costante e indisturbato…
Lo scenario è impagabile…è mattino presto e i colori non sono ancora dei migliori, ma lo spettacolo è sconvolgente ed emozionante allo stesso tempo…
Solo noi due sul paradiso terrestre…..scendiamo in pochi passi, forza e impeto per descrivere il mare sono quasi un diminuirne il significato…pochi ripari improvvisati per il sole e nessuno, placidamente deserta Petite Anse ci accoglie con tutto il suo splendore….
Lasciamo Petite Anse e c’inoltriamo nella foresta,siamo nel bello mezzo a questo verde rigoglioso e non siamo per niente intimoriti, il cielo è gratificante e i colori rendono giustizia a ciò che vediamo. Dopo un ventina di minuti ritorniamo verso riva alzandoci un pochino, scale di pietra in mezzo al verde, palme altissime, banani e chissà quante piante endemiche che non conosciamo…ed ecco che si apre d’innanzi al nostro sguardo un panorama incredibile, il blu del mare è veramente emozionate…
Ultima salita e discesa nel verde, un cartello indica che ci siamo quasi, Anse Cocos è a pochi passi da noi…..
E’ stata la nostra spina nel fianco nel precedente viaggio, perché il giorno che l’abbiamo vista era nuvoloso, non potevamo non vedere questo gioiello col sole! Ringraziamo Dio per quello che vediamo e la pigrizia dell’essere umano, ci beiamo di tanta bellezza, solo le nostre impronte sulla sabbia, solo il rumore delle onde, solo natura attorno a noi…
Camminiamo fino in fondo alla magnifica baia, fermandoci ogni due secondi e guardarci attorno, mare cristallino e ondoso, massi di granito alle estremità dell’ansa, sabbia bianchissima e soffice come la farina, verde e ancora verde alle spalle, cielo azzurro con le tipiche nuvolette bianche di contorno….estasi…
E chi va più via da un posto così, ci facciamo un gran bel bagno e ci stendiamo sognanti sotto la grande piante di casuarina e lasciamo scorrere le ore….
In queste isole quasi tutti i giorni, ci siamo sentiti così: persi in mezzo alla bellezza dei colori, attratti e allo stesso tempo intimoriti dalla forza del mare, accecati dall’incredibile luce presente, coccolati dalla morbida sabbia….ritorniamo per lo stesso sentiero e rubiamo qualche altro scatto a Grand Anse prima di riprendere le bici e tornare al porto..
Salutiamo la Digue con un piccolo cruccio: non siamo riusciti neanche questa volta a vedere Anse Marron, una splendida spiaggia a sud raggiungibile solo con un sentiero tra i massi o con la bassa marea, la prima volta non ci siamo arrivati per poco, la seconda purtroppo il mare era troppo agitato. Chissà in futuro se torneremo ancora sarà la nostra meta.
Approdiamo a Praslin.
Nel 2010 vi abbiamo soggiornato per ben sei notti, girandola tutta, allora come nell’ultimo viaggio eravamo di base vicini alla Cote d’Or. Abbiamo preso uno splendido appartamento arroccato sulla collina con un vista magnifica sul mare, sarà la nostra casa per tre giorni rivivendo Praslin e i suoi tesori…
Dopo aver visionato la casa, già ci pregustiamo le colazioni con quella vista, scendiamo subito nella spiaggia vicina: Cote d’Or é una lunghissima baia della costa est, vanta un mare liscio come una tavola, sabbia morbidissima, vi si può camminare per ore senza mai stancarsi….cosa che abbiamo fatto…
L’isolotto di St. Pierre proprio davanti che fa da cornice…
Sulla parte più a nord della Cote d’Or si concentrano hotel, ristoranti, barche che portano fuori turisti a fare immersioni e snorkeling, quindi è sicuramente la spiaggia più movimentata dell’isola, anche se qui il movimento è cosa da poco. Da qui anche noi abbiamo preso un passaggio da un simpatico locale per visitare Curieuse Island che si trova vicino a Praslin, sul versante di nord ovest: è una riserva naturale, un’altra perla di questo arcipelago. La storia racconta che quest’isola ospitò una colonia di lebbrosi situata ad Anse St. Josè. La casa originale del medico residente è stata recentemente restaurata e convertita in un eco museo e centro di informazione. Non ci sono strutture alberghiere sull’isola ma è la sede di un interessante allevamento di tartarughe giganti, che si possono ammirare libere in giro per l’isola. E’ anche un luogo importante di nidificazione per le tartarughe marine. E’ simpatico poter girare da una parte all’altra di Curieuse grazie ad una passerella costruita in una palude di mangrovie dove i granchi di terra regnano sovrani, sono enormi! La costa più bella è quella che si affaccia a Praslin, acqua limpida e ferma. Ricordo che Alessandro si è praticamente fatto la giornata in acqua….indescrivibile..
Sì Ale continua a scattare foto, io continuo a fare bagni…..ci trastulliamo in questo paradiso soli soletti e ci chiediamo: che ci tornino a prendere? Abbiamo ancora qualche ora di luce e la sfruttiamo per bene..
Le nuvole sono eccezionali, i giochi che creano nel cielo sono bellissimi, a volte diventano minacciose e sicuramente a Praslin piove, noi però siamo salvi e al sole..
Che giornata incredibile, alle 16.30 spaccate e in perfetto orario accordato, è arrivata la nostra barchetta a prenderci, quindi niente paura si torna a Praslin!
Se La Digue è resa famosa da Anse Source d’Argent, Praslin dalla sua ha Anse Lazio la sua spiaggia più famosa e fotografata. Si trova all’estremità nord-occidentale dell’isola. È una lunga e ampia spiaggia di sabbia bianca borotalco che si estende tra acque turchesi e un fitto bosco di palme e alberi di takamaka. È limitata a ciascuna estremità da una serie di massi di granito che creano tra l’altro delle piccole e stupende insenature. Alessandro ha amato questa spiaggia da subito immortalandola in mille angolature…
Le parole non valgono le immagini, tutto ciò è ancora meraviglia per i nostri occhi…continuiamo ad esplorare…
E come dare torto ad Alessandro, la cornice di queste spiagge è incantevole, un passo dopo l’altro abbiamo la conferma di essere in paradiso..
Essendo la spiaggia più famosa dell’isola è anche la più battuta (si fa per dire ovviamente), tutti al riparo sotto le piante, noi non decidiamo di stenderci, come si fa a non godersela in ogni angolo, infiniti bagni, milioni di foto…Alessandro ha incontrato anche una tartaruga facendo snorkeling….
Angoli perfetti disegnati ad arte dalla natura stessa, mare spettacolarmente azzurro, verde esplosivo….
La luce comincia a cambiare nel pomeriggio, i massi si colorano di caldo…tutto preannuncia che avremo un pittoresco tramonto….
A nord della baia si concentrano piccolissime insenature che ci fanno proprio dimenticare tutto….
Sicuramente in questa abbiamo lasciato il cuore….coccolati dalla cornice naturale, definirla un quadro è sminuine la bellezza…
Proprio alla fine della baia inizia un sentiero nella foresta che collega Anse Lazio con Anse Georgette, è tardi per intraprendere l’escursione, ma decidiamo comunque di percorrerne un po’ almeno finché non vediamo Anse Lazio dall’alto. L’inizio è proprio una passeggiata poi proseguendo il sentiero diventa più impegnativo, bisogna sicuramente prestare attenzione ma veniamo ben ripagati da ciò che vediamo….
Lentamente facciamo ritorno alla spiaggia, ci beiamo un po’ distesi e ci godiamo il tramonto…
I massi di granito, le palme e i colori aiutano a nell’incorniciare ricordi spettacolari…
Che spettacolo…..I love it……
Giornata indimenticabile, grazie ancora Anse Lazio, sì decisamente è valsa la pena tornare…
Praslin non è solo un autentico paradiso naturale contornato da spiagge idilliache, è il regno del coco de mer il frutto più grande del mondo, è il simbolo indiscusso delle isole Seychelles. L’enorme palma cresce spontaneamente solo in due luoghi: l’isola di Curieuse e la Vallèe de Mài, nel cuore dell’isola di Praslin, riserva protetta ed inserita nel Patrimonio dell’Umanità. Qui le palme raggiungono l’altezza di 30 metri, con foglie che possono superare i 14 metri di diametro e si possono ammirare i tipici frutti che stuzzicano la fantasia: il frutto femmina somiglia terribilmente al bacino femminile, mentre il frutto maschio non poteva che somigliare a…beh ecco avete capito! Il costo d’ingresso alla riserva naturale è da capogiro: 20 euro a persona! Sono disponibili tre differenti circuiti di durata differente, per percorrere quello medio è necessaria circa un’ora. Noi non siamo riusciti a farlo in nessuno dei due viaggi, ma ci siamo assolti da soli da tale peccato, girando tutte le spiagge!
Ultimi scatti di Anse Lazio dalla cima dello Zimbabwe, la collina più alta di Praslin, la salita in macchina è stata un’avventura dato che non conoscono i tornanti in queste isole: salite ripidissime con altrettante discese pazzesche, a piedi si muore se sotto il sole cocente!
Un ultimo salto nel tempo, Anse Georgette e chi se la dimentica, assieme ad Anse Lazio è l’altra perla di Praslin, una tappa obbligata per chi sosta a Praslin. Meravigliosa, anche qui sabbia finissima, mare di un azzurro accecante, onde da urlo in tutti i sensi, florida vegetazione alle spalle e gli immancabili massi di granito di contorno. E’ inglobata all’interno di uno dei resort più esclusivi dell’isola: il Lemuria, ma niente paura vi si può accedere o via terra tramite il sentiero che parte da anse Lazio, oppure avvisando la reception del resort almeno un giorno prima che s’intende visitarla. Noi abbiamo fatto proprio così…Nella strada per arrivare al Lemuria facciamo infinite soste per ammirare le varie spiagge dalle acque tranquillissime…
A Grand’Anse rimaniamo particolarmente stupiti nel vedere il ritiro del mare con la bassa marea, ammirando il bagliore della sabbia bianca che affiora….
Arriviamo al Lemuria ci fanno entrare dato che ci hanno trovato sulla lista degli ingressi giornalieri, parcheggiamo e ci dirigiamo camminando in mezzo ad uno splendido campo da golf alla nostra spiaggia…
Un altro capolavoro della natura, si arrampichiamo sugli scogli, il sole fa un po’ i capricci, luce ombra, la visione è superlativa, resteremo un bel po’ a guardare tale meraviglia..
Le onde qui si fanno notare e sentire, io dopo essere stata sbattuta fuori e ridicolizzata da un bambino, non sono più entrata a fare il bagno, Ale invece si è divertito alla grande. Quanto per me sono inquietanti queste onde, tanto sono divertenti per i folli in acqua! I colori sono stupendi, i giochi d’acqua incredibili, io mi godo seduta sulla sabbia la forza della natura..
Non resteremo per il tramonto, abbiamo altri programmi, vogliamo risalire lo Zimbabwe e godercelo da là…prima giretto all’interno del parco del grande Lemuria, oltre a Georgette ha a disposizione anche la splendida Anse Kerlan e petite Anse Kerlan che gli fanno da cornice. Non le abbiamo viste con i colori del giorno, però possiamo ben immaginare come possano essere…
Ci rimettiamo in marcia, rigiriamo tutta l’isola e risaliamo lo Zimbabwe sperando di non incrociare altre auto nella salita….
Gli unici rumori il canto degli uccelli e il vento, pace, poesia, romanticismo, natura selvaggia……magnifico….
Assistiamo ad uno spettacolare tramonto, le nuvole hanno condito il tutto sapientemente. Con nostalgia ritorniamo alla nostra casetta, sarà l’ultima sera di questo meraviglioso remake di la Digue e Praslin, domani voleremo a Mahé e lì sarà tutto nuovo per noi….
Sveglia e colazione con molta calma, ci godiamo il panorama dal terrazzo e verso le 10 salutiamo il proprietario e ci avviamo verso il piccolo aeroporto di Praslin, il volo dura 15 minuti e diciamo che non vedi l’ora di atterrare. Gli aerei sono da 14 – 16 posti, sperare che non piova e non tiri troppo vento altrimenti si balla! A noi è andata bene apprezzando il panorama che si vede sia sopra Praslin che in arrivo a Mahè sulla baia di St.Anne. Arriviamo piccole formalità per ritirare l’auto che ci accompagnerà nei prossimi 11 giorni, via Mahé ci attende! E’ l’isola più grande dell’arcipelago, l’avevamo completamente saltata nel viaggio precedente, in questo le abbiamo dedicato il grosso della vacanza. Sull’isola è situata la capitale, Port Victoria, e ospita il 90% del popolazione totale del paese. Noi alloggeremo al Kayola, un bel appartamento in collina ad appena 10 minuti dall’aeroporto, poco più di un km da Anse Aux Pins che guarda quindi la costa est dell’isola. entriamo in casa e la prima cosa che facciamo è uscire in terrazzo ed ammirare il panorama..
Ogni finestra dell’appartamento guarda il mare, persino quella piccola del bagno, ti fai la doccia ammirando il mare, prepari la colazione con il mare davanti, stupendo! Siamo immersi nella natura, tutto attorno alla casa regna il verde, colline alte anche 500mt rigogliose e floridissime. Scopriremo che sarà la casa degli arcobaleni tutte le mattine ne vedremo più d’uno grazie ai frequenti scrosci d’acqua. Mahè ha un clima molto più umido e piovoso delle altre isole dell’arcipelago, per questo è un’isola più difficile dal punto di vista climatico, nel senso che anche fuori dalla stagione più piovosa, lì piove quasi ogni giorno se ci si trova vicino alla vetta principale di Mahé il Morne Seychellois che, con i suoi 905 metri sul livello del mare, crea ogni giorno un cappuccio di nuvole e pioggia. Ma non disperiamo, oggi è una fantastica giornata di sole e ci avviamo subito alla prima esplorazione dell’isola. Abbiamo fame, così scendendo verso il sud e ci fermiamo al Surfers beach restaurant gustandoci un buon pranzo con i piedi sulla sabbia guardando il mare sotto le palme…
Il mare è leggermente mosso e ha qualche alga quindi non rende particolarmente anche se la spiaggia è molto carina. Appagati dal pranzo decidiamo di andare ad Anse Takamaka una delle più belle e affascinanti spiagge del sud ovest di Mahè. Abbiamo perso l’ingresso ufficiale quello che porta al piccolo hotel Da Batista, ma accediamo dalla strada più avanti e camminiamo internamente. Come parcheggiamo sentiamo immediatamente la furia del mare, tanto che riesce a portare sabbia sulla strada adiacente…. timore e ammirazione di fronte a tanta forza, mi siedo sopra grandi radici di una pianta di takamaka e mi perdo dinnanzi a tanto splendore..
Selvaggia, incontaminata, pittoresca s’inserisce meravigliosamente nell’ambiente circostante, il nostro arrivo a Mahè non poteva che iniziare meglio….
La sabbia è più dorata, l’acqua cristallina, ci avviamo verso la punta della spiaggia, quel Chalet è indescrivibile, incastrato tra i massi rende il tutto surreale…
I colori sono già da tardo pomeriggio, il tramonto è assicurato…Prima però super bagno, la marea è così forte che ti tira dentro ad ogni onda..
Ale ovviamente fa i suoi esperimenti, io mi diverto di più a guardarlo che rischiare in acqua..
Il momento è decisamente magico, non c’è nessuno, siamo sempre solo noi a goderci lo spettacolo..
Inizio stratosferico per Mahè, a fatica lasciamo Takamaka, torneremo sicuramente per vederla con i colori del giorno. Fra poco sarà buio e dobbiamo rifornirci perché la nuova dispensa è vuota! Spesa in uno dei tanti piccoli super lungo la strada, tutti gestiti da Indiani, poi a casa, doccia cena e pace sul nostro bellissimo terrazzo…
Ci svegliamo e il cielo è tutt’altro che buono, un po’ desolati attendiamo che si apra un po’, super colazione comodamente servita in terrazzo, gioiamo nel ricordare i nostri giorni già vissuti alle Seychelles e decidiamo di prendere la via del nord, incrociando un po’ le dita per le nuvole. Passiamo per la prima volta nel centro di Victoria, un po’ di caos è inevitabile, niente a confronto con le nostre città nell’ora di punta. La nostra meta è Carana beach, una bellissima baia al nord di Mahè. Piccola e accogliente, deserta se non per qualche ospite dell’omonimo resort, mare sempre ondoso, massi ovunque e l’immancabile verde di cornice. Il sole non ci assiste molto, il cielo non è terso e i colori non rendono come vorremmo, ma anche questa spiaggia c’incanta…Passeggiamo nel suo arenile, dopo un po’ il sole ci fa la grazie di uscire regalandoci immagini bellissime…il sole cambia tutto, senza i colori perdono espressione, Ale non è motivato, senza non fotografa…
Nel pomeriggio il sole decide di ritirarsi completamente dietro le nuvole, ok ci sta, sapevamo che Mahè sarebbe stata più capricciosa nel concederci sempre il bel sole, ne approfittiamo per andare ad esplorare il nuovo centro commerciale Bois de Rose appena fuori Victoria e a fare una super spesa! Sarà il nostro riferimento per gli acquisti, grandissimo e super fornito di tutto, compresa frutta e verdura locale!
Nuovo giorno cielo splendido appena alzati, poi arrivano le prime nuvole e il primo scroscio seguito dall’arcobaleno..decidiamo di andare all’estremo sud sperando che le nuvole rimangano sopra il monte!
Lungo la strada facciamo piccole soste, ma i colori non appagano il fotografo in quanto il sole non è magnifico, le troppe nuvole disturbano il cielo…
Prima di cambiare versante sostiamo un po’ ad Anse Forbans, il mare qui è calmissimo e bellissimo, peccato che il cielo sia velato e che le foto non rendano giustizia a questa spiaggia incantevole..
Pertanto proseguiamo diretti verso il selvaggio sud e le sue spiagge più isolate e meno battute: anse Bazarca, Petit Police e Police bay.
Zona molto selvaggia, angoli suggestivi..non sembra di essere alle Seychelles..
La strada finisce, si può continuare solo a piedi, cosa che facciamo molto volentieri. Prendiamo il sentiero battuto nella foresta che porta a Police bay, cinque minuti a piedi e siamo sulla fine dell’isola, il mare è grosso e impetuoso, affascinante…
Ascoltiamo le onde che s’infrangono a riva per un po’, ma non scendiamo in spiaggia. Torniamo alla macchina con destinazione Anse Intendance.
Credo che Anse Intendance sia la spiaggia delle Seychelles dove il mare ha espresso maggiormente la sua forza: boati ad ogni onda, decisamente proibito e pericoloso fare il bagno, i surfisti qui si possono divertire. I venti, come per La Digue e Praslin ne aumentano la forza data la stagione. Siamo arrivati nel pomeriggio, facciamo una passeggiata lungo il bel chilometro d’arenile di sabbia bianchissima, ci gustiamo gli angoli suggestivi creati dagli ormai consueti massi di granito. Sull’estremità sud della baia arroccato sulla collina intravediamo gli chalet del Banyan Tree resort e immaginiamo la loro vista da lassù…Ci crogioliamo beati sulla soffice e morbida sabbia in attesa di uno spettacolare tramonto dove Ale si è sbizzarrito con foto da catalogo, sono di parte lo so, ma è troppo bravo…
La marea si alza e si mangia praticamente, come per Anse Takamaka, quasi tutta la spiaggia, ma dove ci siamo messi abbiamo tutto lo spazio per goderci lo spettacolo, nuvole che arrivano giuste per abbellire il già fantastico quadro….
Per un po’ abbiamo temuto che le troppe nuvole scure ci rovinassero il tutto, poi invece di nuovo magia..
E che magia….
Ce lo siamo goduto fino alla fine, spettacolare tramonto. Torniamo alla nostra casetta belli contenti, grigliata di pesce e grande cena in terrazzo a guardare le stelle…
Pronti via si riparte, nuovo giorno nuova avventura, oggi il cielo sembra graziare anche la zona vicino alla montagna, pertanto non ci facciamo scappare l’occasione e prendiamo la via della costa centro ovest, con destinazione Port Launay proprio sotto le montagne. Appena prendiamo la west coast road facciamo la prima sosta per ammirare il ritiro della marea presso anse Boileau. E’ una baia lunghissima e curva, le acque sono calmissime e ci pare quasi strano dato le spiagge agitate viste fin’ora a Mahè. Ripartiamo e dopo pochi chilometri facciamo una lungo pausa presso la bellissima Anse Barbarons…
Baia magnifica, colori, calma, palme, verde indiscusso tutt’attorno, un resort di cornice ma non da segno di visitatori la spiaggia, tutti questi tesori inviolati assieme, gli occhi si potranno mai abituare a tanta bellezza? La barriera corallina è così vicina, le onde e le alghe creano giochi di colori, non sono le ore più belle per i toni del mare, è comunque bellissimo, passeggiata sia..
Ritorniamo alla macchina, abbiamo molti tesori da scoprire oggi, due minuti ed eccoci di nuovo fermi: Grand’Anse con tutta la sua maestosità..
Restiamo sui gradoni che fanno accedere alla grande spiaggia deserta, incantati…mare grosso, onde, scogli, isole all’orizzonte, un altro quadro perfetto..
Ripartiamo consapevoli che abbiamo dedicato troppo poco tempo a Grand’Anse, la strada fa un rientro dalla costa e si alza un po’ tra le colline, prima di scendere a Port Glaud si apre d’innanzi a noi questa esibizione della natura…i wow oramai sono ogni due secondi…
E’ incantevole la vista, come scendiamo parcheggiamo lungo la strada e ci godiamo questo piccolo eden incontaminato…
Questo angolo di Mahè è paradisiaco veramente, siamo entusiasti, la folta immancabile vegetazione, le isolette sullo sfondo ricoperte di granito, la bassa marea che fa immaginare una ricca vita marina…….incanto…
Persino la montagna si fa vedere, sarà l’unica volta però che la vedremo scoperta..
Poche centinaia di metri e ci fermiamo appena sopra il ristorante Del Place che gode di una vista ineguagliabile sulla spiaggia di Port Launay sud e sull’isoletta di fronte, bellissimo…..
Siamo folgorati da tanta bellezza, ma decidiamo comunque di proseguire fino alla spiaggia a nord di Port Launay e accedere quindi dalla spiaggia al resort Costance Ephelia che ha il privilegio di avere a disposizione entrambe le spiagge e altre piccole baie nascoste…
Ok ci fermiamo, doveroso coccolarsi su questo paradiso e assaporarne ogni respiro….
C’è un po’ di movimento in spiaggia, qualche lettino per gli ospiti dell’hotel, catamarani che sostano vicini a riva, nel complesso però è una spiaggia bellissima con un mare calmo e poco profondo così ci crogioliamo tra bagni, snorkeling e un ottimo pasto in uno dei ristoranti del resort. Lascio Alessandro impigritosi a leggere e vado alla scoperta di una bellissima spiaggetta racchiusa nella proprietà dell’Ephelia: Anse des Anglais. Dopo una ripida salita nel parco del resort mi trovo nei pressi degli chalet arroccati sulla collina che hanno la fortuna di godere di questo panorama…
Proseguo nella mia esplorazione cercando indicazioni per scendere in spiaggia, sbaglio sentiero ma ringrazio del mio errore perché mi ritrovo in un mondo di massi di granito, devo fare anche attenzione per non cadere, ma la vista spazia sull’infinito….
Intravedo la baia sotto e mi chiedo ancora come farò a raggiungerla, mi godo questo angolo di paradiso in perfetta solitudine….
Ho trovato le indicazioni, una lunghissima scala di granito naturale immersa nel verde e scendo in un attimo! Sopra di me una super villa lussuosissima, spiaggia meravigliosamente deserta…
Una cornice stupenda, selvaggia e incontaminata come piace a me…
Faccio ritorno entusiasta da Alessandro raccontandogli cosa si è perso…relax infinito, la marea si alza e mangia non poca spiaggia, però non molliamo e rimaniamo fino a quasi il tramonto..
Che magia, sembra di essere in un lago, le colline che abbracciano questa splendida baia facendone una cornice naturale incredibile, il sole che scende proprio dietro Cap Matoopa creando uno scenario straordinario, non mi stancherò mai di osservare con così tanta ammirazione un tramonto…
Super cena e a letto prestissimo, crolliamo proprio come due bimbi, la mattina però siamo attivissimi!
Oggi poche soste perchè le nuvole non perdonano a nord, pertanto faremo tappa a Beau Vallon per quasi tutto il giorno. E’ la spiaggia più famosa e più lunga di Mahè, molto turistica sia per la presenza di numerosissimi hotel e ristoranti, sia per la quantità di negozi e la possibilità di praticare sport acquatici nonché base di partenze per numerose escursioni. Ha un problema: la montagna proprio alle sue spalle, saremo stati sfortunati noi, ma è difficile trovare il nord di Mahè sgombro da nuvole, nel complesso la giornata non è stata male. Abbiamo avuto quasi sempre sole anche se il cielo non è stato sempre terso.
Mare calmo, si può godere di infiniti bagni, nonché di lunghe passeggiate data l’immensità della spiaggia..
Abbiamo capito che a nord non ci dobbiamo andare, ritorniamo al nostro amato sud a goderci il sole e le sue selvagge spiagge! Piccole soste nel tragitto..
Lungo la strada non possiamo non fermarci a godere di uno scorcio della nostra amata Anse Takamaka..
Oggi saremo folgorati da due meraviglie la prima sarà l’incantevole baie Lazare, una chilometrica spiaggia a forma di mezza luna sulla costa sud ovest, vi si può accedere da più punti, ogni angolo è superbo, palme che crescono a filo d’acqua, sabbia bianchissima…
Giochiamo a salire sulla lunga palma che arriva fino a riva…
Anche qui non c’è storia: cornice idilliaca….Ci arrampichiamo sui grandi massi visione superlativa!
Che emozione! Proseguiamo verso il Four Seasons Resort e alla sua straordinaria baia: Petite Anse o Anse la Libertè, sempre sulla costa sud ovest di Mahé. Già come arriviamo amiamo questo posto, il bello delle Seychelles è che le spiagge sono pubbliche e nessuno ti vieta l’accesso ad una di esse anche se si tratta del Four Seasons. Dobbiamo dare un plauso a questo grande lussuoso e bellissimo resort e alla cura che offre ai clienti nonchè ospiti solo per la spiaggia come noi. Diventerà il nostro rifugio dopo i giri per esplorare le spiagge nei giorni avvenire. Bisogna scendere parecchio per arrivare al mare circa ottanta metri, ma come si apre lo scenario perdiamo quasi i sensi dalla bellezza di questa baia…
Il blu intenso del mare, gli chalet costruiti per rendere paradisiaca ancora di più la vista ai propri ospiti, le colline formate da roccia granitica e verde rigoglioso, è ripetitivo lo spettacolo? A noi non è sembrato mai…
Scenario da favola…
Consuete nuvole verso nord, ma qui sono solo di passaggio…
Silenziosi e beati gli ospiti di questo paradiso si godono indisturbati il passare delle ore, cullati dalla brezza e dal rumore delle onde del mare, noi non siamo da meno…
Ogni giorno un nuovo amore….sempre più bello..
Questo il fortunato palcoscenico per la cena di alcuni eletti….
Difficile lasciarla senza godere del tramonto….
Il sole smette di brillare, le luci del resort crescono d’intensità, fuochi sulla spiaggia, tavoli imbanditi, emozioni da vivere….c’incamminiamo nella faticosa salita per tornare alla macchina con la felicità nel cuore. Torneremo Anse la Libertè…
Buongiorno Anse Louis! Pochi passi nel verde e si apre la vista su un’altra splendida baia del sud ovest, ospita sulla sua collina il Maya Luxury Resort, già il nome lo presenta da se, che gode di una incantevole veduta sulla baia, ma noi ci soffermiamo sulla sua spiaggia. Nessuna barriera corallina a difenderla pertanto anche qui onde più o meno alte a seconda del vento. Il paesaggio è, come ovunque in queste isole, idilliaco ed emozionante…
Qualche chilometro in macchina sosta per ammirare la grandissima Anse La Mouche, le dedicheremo più tempo stasera con un bel tramonto..
Altra sosta alla famosa Anse Soleil…
La baia è appena prima della nostra amata Anse la Libertè, anche qui cornice bellissima con vista verso nord e le sue montagne e nuvole..
Passeggiata, cerchiamo anche di arrampicarci sulla collina, ma non troviamo sbocchi, quindi super bagno ma il pensiero di avere Anse la libertè a poche centinaia di metri non ci molla così desistiamo e la raggiungiamo! Pomeriggio di beatitudine super coccolati dalla sua superba cornice…
Tramonto Anse la Mouche: una grandissima baia con acque poco profonde e calme…
Mi siedo su una panca proprio sul lungo mare e mi godo lo spettacolo mentre Ale lo immortala….
I giorni stanno volando, ci rendiamo conto che manca poco al nostro ritorno in Italia, quanto abbiamo vissuto, quanto goduto…..purtroppo alcune escursioni programmate nel mio giro sono saltate perché il tempo non è stato amico come il giro delle baie del nord e il trekking nella giungla per arrivare ad Anse Major, le passeggiate sulla montagna più alta per godere del panorama.
Non ci possiamo comunque lamentare, siamo riusciti a vedere e appagarci tantissimo in questa isola meravigliosa, ancora ne godremo. Anche oggi ci dividiamo la giornata con due spiagge: Anse Forbans al sud est il mattino e Baie Lazare il pomeriggio. Entrambe già viste ma in momenti e con luci diverse, godimento sia….
Dire che amiamo stare soli in spiaggia è riduttivo….
Selvaggia all’infinito!! Strepitosa Baie Lazare..
Una luce incredibile dovuta alla posizione della baia nei confronti del sole ci ammalia completamente, le grosse onde increspano il mare, le palme illuminate, la nebulizzazione dell’acqua, i massi di granito ovunque sempre presenti, che spettacolo anche oggi…
Nuovo giorno, altra meravigliosa colazione con vista mare…
Toniamo alla nostra spiaggia, ormai diventata la preferita di Mahè, Anse la Libertè. Dobbiamo ammetterlo ci ha stregato la cornice di questa baia, complice sicuramente lo splendido resort, mai invasivo nella sua struttura. Spiaggia, mare, sabbia, palme, il tutto crea una sintonia perfetta nella quale ci facciamo rapire e coccolare molto volentieri….
Incantevole decisamente…
Onore allo chef!!!
Che giornatona di super relax….che vita fanno gli ospiti di questo resort, tra l’altro costosissimo, scendendo abbiamo visto una villa con vista incredibile dotata di tanto di piscina a sfioro….vitaccia direi decisamente una vitaccia…..
I colori cambiano, sarà un altro bellissimo tramonto…
Che fatica andare via da un posto così bello…
Torniamo a casa felici anche se un po’ tristi, tutto ciò sta per finire, sarà l’ultima notte sul suolo delle Seychelles. Preparo le valigie in modo da avere tutto l’ultimo giorno a disposizione, dato che il volo partirà in tarda serata. Ale invece prepara la cena e il suo grigliato di pesce, ci coccoliamo in terrazzo a guardare le stelle e a far ricordo di tutte le meraviglie viste e vissute in questo incredibile paese. Dormiamo come ormai di consuetudine come due ghiri e poco più tardi dell’alba siamo operativi!!! Abbiamo pensato di tornare a Port Launay, il sole ci ha pure graziato dato che siamo sotto la montagna, così Ale parte all’esplorazione e via di foto!
Acqua calma e molto bassa per effetto della bassa marea che in questa zona ritira molto il mare, la vista con l’isola proprio davanti è superlativa..
Che pace da questo angolo di paradiso, qualche pescatore parte con una piccola barca, continuo a camminare in queste placide acque, riempio i polmoni d’aria e la mente di serenità, dovrò vivere di rendita per un bel po’….
La montagna inizia ad incappucciarsi, ma non demordiamo, un bel pasto nel ristorante che ammira tutto ciò non ce lo toglierà nessuno!
Per il momento a ovest il cielo si mantiene splendido e ne approfittiamo volentieri.
Ci accomodiamo al Del Place e ci deliziamo dei sapori con vista superlativa.
Ristorante molto carino, ben curato e decisamente strategico per la vista, serve ottimo cibo.
E così siamo arrivati alla fine anche di questa avventura, Seychelles un nome ridondante già da se. Energia vitale, incredibili scenari, panorami di rara bellezza, angoli di paradiso, aria di selvaggia libertà, natura incontaminata, coste orlate di palme e alberi di Takamaka, nonchè spiagge decorate da massicci di granito che le sovrastano e caratterizzano rendendole diverse da ogni altro panorama, unendo il tutto in una cornice unica e indimenticabile. Paradiso in terra, grazie di averci ospitato, grazie di averci deliziato con i tuoi colori, sapori e visioni, grazie di rendere possibile lo stupore, la meraviglia…..Seychelles sarete sempre con noi…
Al prossimo viaggio……
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